Tato Russo racconta la storia di una coppia dal matrimonio alla fine, concentrandosi sulle difficoltà, le tribolazioni, le risate e i dolori, le speranze e le delusioni vissute dai due personaggi, Riccardo e Marina, durante i 35 anni del loro matrimonio. Il set è composto esclusivamente dalla loro camera da letto, dominata dal grande letto a due piazze al centro della stanza. Tra le pietre miliari della coppia ci sono la consumazione del loro matrimonio, la nascita del loro primo figlio, il successo di Riccardo come scrittore, la sua relazione extraconiugale, il matrimonio felice della loro figlia femmina insieme alle disavventure del loro figlio maschio, il loro rapporto con una casa che dà luogo di scansione delle loro peripezie amorose presto si trasforma in vorace dimora di sopravvenienti fantasmi. Lo spettacolo teatrale è ricavato da una sceneggiatura dello stesso Tato Russo di un film difficile da realizzare come tale. La riscrittura teatrale di Tato Russo consente di affidare a due attori di grande calibro e prestigio, come Riccardo Polizzy Carbonelli e Marina Lorenzi, già coppia consolidata nella vita reale, la riproposta in chiave moderna della favola più antica del mondo: la favola e l’aspettativa di chi sogna l’amore senza fine, che sarebbe invece meglio definire il “martirimonio”. Livio Galassi, con la collaborazione di Aurelio Gatti e degli “Incorporea Group”, si abbandona a trovate registiche di gustoso impatto sul pubblico, riuscendo a trasformare una favola di tutti e per tutti nella storia tragica che tocca vivere a gran parte di noi.